I padri fondatori del counseling: Carl Rogers

“Sulla base delle mie esperienze, ho notato che se posso contribuire a creare un clima contrassegnato da genuinità, apprezzamento e comprensione, allora avvengono cose molto stimolanti. Gruppi e persone si muovono, in un clima simile, dalla rigidità verso la flessibilità, da un esistere statico a un vivere dinamico, dalla dipendenza verso l’autonomia, dalla difensività verso l’autoaccettazione, da un essere ovvio e scontato verso una creatività imprevedibile. Diventano in tal modo una prova vivente di una tendenza alla realizzazione”.

Carl R. Rogers (1902-1987) è stato uno dei grandi interpreti di quella che viene chiamata la psicologia umanistica, o ‘terza forza’, insieme ad A. Maslow, R. May, G. Allport, F. Pearls, G. Kelly. e uno dei più originali protagonisti della psicologia clinica americana. Dopo aver lavorato come terapeuta, dal 1928 al 1939, al Child Study Department di Rochester, nello stato di New York, ottiene una cattedra di psicologia clinica all’università dell’Ohio, dove tiene un corso pionieristico di psicoterapia.

Nel 1940, il suo intervento a un congresso all’università del Minnesota può considerarsi il manifesto del nuovo approccio da lui proposto: una terapia il cui obiettivo non è quello di risolvere un particolare problema, ma di aiutare l’individuo a crescere, cosicchè egli possa far fronte ai problemi attuali e futuri in modo più integrato; una terapia radicata nel lavoro di Rank, Taft e Allen, in quello degli analisti neofreudiani, in particolare di Karen Horney, nella play therapy e nella terapia di gruppo.

Con la sua prima grande opera teorica, “Counselling and Psychotherapy” (1942), contribuisce, insieme a “The Art of Counselling”di Rollo May (1939), a gettare le basi del movimento umanistico. E per la prima volta nella storia della psicoterapia vengono registrate al magnetofono e pubblicate integralmente le sedute di una intera, seppur breve, psicoterapia:rendere è l’avvio della possibilità di rendere disponibile la seduta a una indagine obiettiva, introducendo nella psicoterapia il metodo scientifico. Nel 1945 Rogers si trasferisce all’università di Chicago. dove rimane dodici anni, creando un Counselling Center che presto diverrà uno dei più noti per la psicoterapia e la ricerca. Nel 1957 ottiene la cattedra di “psicologia e psichiatria” all’università del Wisconsin, diventando così il primo psicologo clinico ad insegnare in un dipartimento di psichiatria.

Nel 1964 Rogers lascia l’insegnamento universitario e si trasferisce al prestigioso Western Behavioural Science Institute di La Jolla, in Californi, dove applica il suo approccio all’educazione, al management, ai “gruppi di incontro”, alla comunicazione interculturale, alla filosofia della scienza. Nel 1969 crea, con alcuni colleghi, il Center for the Study of the Person, che diventerà punto di incontro e coordinamento delle varie esperienze di “approccio centrato sulla persona” che stanno sorgendo nel mondo. Culmine dell’impegno di Rogers è infine la fondazione dell’Institute for Peace, per lo studio e la risoluzione dei conflitti: con i suoi collaboratori egli facilita grandi gruppi d’incontro fra cattolici e protestanti a Belfast, fra rappresentanti dell’Europa dell’Est e dell’Ovest, fra neri e bianchi in Sud Africa, fra capi di stato e diplomatici dell’America Centrale ed esponenti del governo degli Stati Uniti, ottenendo la candidatura al premio Nobel per la pace.